mercoledì 16 febbraio 2011

Fotovoltaico e incentivi: se tutti gridano che costano troppo allora vuol dire che stanno funzionando!

So che l'affermazione del titolo di questo post è banale, ma se Confindustria (qui), un parte della stampa e il forum sul nucleare si scagliano contro gli incentivi a me un dubbio viene..

Ecco alcuni dati e riflessioni, sicuramente di parte, ma per ristabilire l'equilibrio, bisogna leggerle:
le bugie del GSE
le bugie del Corsera
Oggi la reazione decisa di Assosolare (a fianco di Lega Ambiente e del senatore Ferrante - PD)
Solo un numero: gli incentivi sulle rinnovabili spesi nel mondo sono 50 Mld/anno. Quelli all'industria del carbonio sono 500 Mld/anno....

Sul piano della forza mediatica delle posizioni non c'è alcun dubbio, vista la visibilità dei portavoce contro gli incentivi: ormai il fotovoltaico viene visto come depredatore di risorse pubbliche a favore di produttori cinesi. A chi non può approfondire rimane solo il dubbio fornito da due semplici considerazioni:
1) ma facendomi i conti io ci guadagno a mettere su un impianto fotovoltaico...
2) con il nucleare si creano più o meno posti di lavoro che con le rinnovabili? E quelli che già lavorano con le rinnovabili? (chi non ha un parente o un amico che lavora con le rinnovabili?)

Che fare? La mia opinione è che l'industria delle rinnovabili dovrebbe ridefinire meglio e con più decisione il proprio perimetro di business e quindi riuscire ad avere maggiore forza e visibilità, anche con atti estremi: uscire da confindustria? Dall'altra i singoli (la motlitudine) farsi i conti e chi può (disponibilità di tempo e informazioni per pensarci) proseguire con le installazioni. Saranno poco efficaci, costano alla collettività, ma sempre meno che bruciare carbone...

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Aggiornamento del 12 aprile 2011
Dopo due mesi scarsi qualcosa sta già succedendo...

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