lunedì 27 giugno 2011

sacrifici umani

I sacrifici umani per placare le ire di forze soprannaturali sono stati una prerogativa di molte culture antiche. Ci sono sacerdoti moderni che li stanno rivalutando.


Il presidente della banca mondiale, nel corso del G20 sull'agricoltura, ritiene che il modo migliore per difendere i paesi poveri dalla volatilità dei prezzi indotta dalle speculazioni sui derivati finanziari sia che questi stessi paesi acquistino derivati finanziari per mettersi al riparo dalla volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli. Voilà: cibo per tutti a prezzi contenuti con soli 4 miliardi di futures sul cibo.

Se il demonio della finanza (parole del neo-global Tremonti) sta facendo stragi, allora cerchiamo di placarne la fame sacrificando quel poco che ci resta. Così poi sarà buono con noi.

Delle due l'una: il presidente della banca mondiale è completamente accecato dall'idolatria demoniaca, oppure è solo un piazzista della JP Morgan (o di una qualsiasi delle altre 4 banche d'affari che gestiscono il 96% del mercato degli strumenti finanziari). Tertium non datur.

In ogni caso non si prova ad uccidere il mostro ma lo si blandisce con carne viva: la nostra.

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