sabato 16 luglio 2011

Val di Susa - evacuiamola!

Non so se la TAV in Val di Susa sia utile al futuro del trasporto, se possa diminuire davvero il traffico su gomma a favore della ferrovia con tutti i benefici ambientali conseguenti. Non so se sia giusto farla secondo il megaprogetto iniziale o secondo l'ipotesi ridotta di cui da un po' di tempo si sta parlando.

Vorrei parlare del come. 

Per farlo bisogna scavare in un terreno ricco di amianto. Dubbi sulla presenza di amianto? Carotaggi e prospezioni geologiche con risultati divergenti (dipende sempre da chi li fa). 

Sono passato qualche giorno fa per l'autostrada che porta al Frejus, mi fermo all'area di servizio in prossimità dell'uscita val di Susa. Queste le foto.




Sembra un sasso, ma è cavo e qualcuno ne ha sfondato una parete. Click per ingrandire: vi sembra di riconoscere quelle fibre?

Ora: questi i rischi dell'amianto dal sito del ministero della salute.
Sempre il Ministero della Salute raccoglie il complesso di norme che regolano il trattamento dell'amianto.

Le operazioni di scavo e di stoccaggio di milioni di tonnellate di materiale di risulta nei territori limitrofi possono rispettare tutto quel complesso di leggi e norme? Il rispetto di quelle norme può avvenire in Italia, dove ovunque, persino in Trentino, si scoprono tonnellate di rifiuti pericolosi nelle discariche a cielo aperto?

Il problema non è se la TAV serve o non serve.
E' una questione di fiducia, o meglio sfiducia, sui sistemi di controllo nostrani.

Se di fianco a casa vostra, dove abitate con la vostra famiglia, ci fosse un capannone con una copertura in Eternit e cominciassero i lavori per la sua rimozione sareste preoccupati? Fareste qualcosa per verificare che vengano rispettate le norme? Se non siete convinti che i lavori vengano eseguiti bene non fareste qualsiasi cosa per bloccarli?

Ora, il protocollo di rimozione dell'Eternit è definito da tempo: l'ondulato, spesso qualche millimetro, deve essere impregnato con un liquido in grado di bloccare le fibre in modo che durante le operazioni non vengano disperse nell'aria. In Val di Susa si impregna una montagna?

Se la TAV va davvero fatta, allora diciamola tutta, cioè che va evacuato l'intero territorio interessato. Via tutti. Come avviene per le grandi dighe che si stanno costruendo nel mondo: interi villaggi evacuati e scomparsi per sempre. Come sott'acqua non si vive, così tra fibre di amianto libere nell'aria non si sopravvive.

Allora ne comprendiamo il reale costo sociale e possiamo decidere se ne vale la pena. Pacatamente.
Ma almeno sulla bilancia ci sono i pesi giusti.

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