Ma se è matura, Quali sono gli ostacoli?
- costi: i punti di illuminazione a LED costano molto rispetto a punti di illuminazione a scarica (tradizionali). C'è quasi un ordine di grandezza di differenza. Pay-back a 5-6 anni.
- norme inquinamento luminoso (leggi nazionali e regionali): lo spettro di luce emesso dai led (luce fredda, cioè bianca verso il blu) è più "invasivo" e aumenta l'inquinamento luminoso. Qualche norma regionale ne vieterebbe l'utilizzo. In ER ci sono limitazioni all'impiego di luce bianca, in Lombardia la situazione è confusa. Ma la questione è controversa: i nuovi sistemi di illuminazione a LED possono essere disegnati per limitare la dispersione verso l'alto della luce... e quindi, nonostante la luce sia bianca, si diminuisce radicalmente l'inquinamento luminoso.... ma le leggi, si sa, sono lente ad adeguarsi: ci è voluta tanta fatica a fare contenti gli astronomi nei primi anni 2000 che adesso mettere mano a leggi già fatte crea imbarazzi...E poi quale migliora scusa per un burocrate che non vuole problemi che trovare una specifica tecnica dei LED non proprio coerente con quelle della legge regionale?
- inerzia: la gestione dell'illuminazione pubblica è normalmente in mano a privati per periodi molto lunghi di tempo e la modifica a contratti in essere può risultare complessa
- difficile scegliere: la tecnologia a LED è disponibile per tutti, ma quello che conta è l'affidabilità dei componenti e il progetto dell'apparecchio di illuminazione. Da questo dipende la durata reale del punto luce a LED che costa molto ma deve durare molto. Se però non dura molto, per difetti di progettazione dell'apparecchio, è un fallimento per chi ha comprato. Alla difficoltà nella scelta si aggiunge che ci sono norme di leggi regionali nate sull'entusiasmo iniziale che si limitano a normare l'efficienza del singolo LED, tralasciando altri aspetti del punto luce (ottica, efficienza complessiva, durata) altrettanto, se non più, rilevanti per l'efficienza energetica. Questo genera confusioni sul mercato e per la PA è difficile comprare.
Lo stato dell'arte della tecnologia LED: da un paio di anni si è passati all'impiego industriale dei led nell'illuminazione. Siamo quindi solo agli inizi e il fermento è continuo (es: oggi si usano LED da 1W, ma tra qualche mese si useranno industrialmente led da 3W con prestazioni significativamente diverse. Quelli da 1W caleranno di prezzo e quelli da 3W costeranno di più di quelli di oggi...).
L'entità del risparmio energetico (ordini di grandezza per inquadrare, ma la materia è molto complessa).
A parità di standard illuminotecnici (materia molto complesso e normata da standard ISO-EN-UNI)
- le attuali tecnologie sono le lampade a vapori di sodio (le luci gialle): il risparmio è di circa il 30%
- la maggior parte delle tecnologie installate è a vapori di mercurio (luce bianca): il risparmio è di oltre il 50%
Chi si sta muovendo? Una collezione di link a iniziative diverse:
- singole amministrazioni con progetti mirati: Lodi nell'aprile del 2009 ha attivato 150 punti luce a LED, Gratteri (PA) nel 2008 decide di mettere insieme LED e fotovoltaico, Torraca (SA) nel 2007 installa 700 punti luce, Piacenza nel 2009 illumina 2 strade, Scandiano (RE) avvia la sperimentazione nel 2008
- singole amministrazioni con strategie più ampie (Roma ha fatto accordo con ACEA per 15mila punti luce a LED entro il 2015),
- Unione Europea con specifici progetti (es, nel Baltico, dove il numero di ore di illuminazione è molto superiore al nostro)
- Le società autostrade (tutte) stanno da anni rifacendo gli impianti di illuminazione delle gallerie a LED (devono essere accesi 24/7 e quindi il pay-back è più veloce)
- EnelSole dichiara quasi 500 comuni ai quali ha venduto quasi 50mila punti di illuminazione a LED (di cui installati la ad oggi la metà)
- Hera, per ora, sembra concentrata sui semafori: a Modena e Bologna i progetti più significativi. Perchè i semafori? Perché la tecnologia precedente è a incandescenza (unica a garantire l'accensione immediata) e rispetto ad essa l'uso del LED consente un risparmio energetico è oltre l'80%
- USA: il dipartimento per l'energia federale (DOE) ha lanciato il programma Solid State Lighting. Il programma è volto a sviluppare ricerca e mercato, a definire standards e ha come obiettivo la sostituzione totale dei vecchi impianti entro il 2030 (in vent'anni)
- significativo inoltre il consorzio di amministrazioni comunali per l'illuminazione stradale a stato solido sostenuto dal DOE dove la condivisione tra amministrazioni cerca di evitare duplicazioni sui singoli progetti ed evitare errori nelle scelte da parte dei singoli.
Per guardare avanti: l'unione europea sta investendo su OLED... e relativo servizio di euronews.
Notizie dagli USA (presi da enviromentalleader):
Un software per stimare il risparmio energetico con i LED
5 consigli per passare ai sistemi a LED
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